L’acqua è il principale componente del corpo umano, rappresentando il 50-65% del peso corporeo di un adulto e circa il 75 % del peso corporeo di un neonato. L’acqua è distribuita in tutto il corpo, in due compartimenti principali: quello intracellulare e quello extracellulare. Per l’essere umano l’acqua è indispensabile per le reazioni biochimiche, per la regolazione della temperatura corporea e per l’eliminazione di sostanze organiche e di minerali. Di fondamentale importanza è anche il suo ruolo svolto nella digestione, nell’assorbimento, nel trasporto e utilizzazione dei nutrienti. L’acqua è talmente importante per il nostro organismo che perdite di oltre il 10% sono incompatibili con la vita.
Per capire di quanta acqua abbiamo bisogno dobbiamo valutare il bilancio idrico, inteso come l’insieme di processi che consentono di mantenere l’equilibrio tra volumi d’acqua in entrata ed in uscita. Il nostro corpo riesce a produrre acqua grazie ai processi metabolici (l’acqua si forma insieme all’anidride carbonica quando i cibi vengono catabolizzati per la produzione di energia), ma, poiché tale quantità non è sufficiente, è necessario che il resto venga introdotto attraverso le bevande (800-1500 ml) e gli alimenti (500-900 ml). Giornalmente, sebbene il bilancio idrico sia mantenuto costante grazie al centro ipotalamico della sete e alla corretta funzionalità renale, perdiamo acqua attraverso le urine (1000 -1500 ml), le feci (100-200 ml), il tratto respiratorio (250-350 ml), la perspiratio insensibilis (una piccola quantità di acqua, circa 350 ml, risale continuamente dalle parti più profonde dei tessuti fino alla superficie cutanea) ed il sudore (600-1000 ml).
A fronte di perdite di acqua così elevate (che possono aumentare, perché dipendenti da diversi fattori) bisogna prestare particolare attenzione alla corretta idratazione. Infatti, in caso di disidratazione, cioè con perdite di peso pari o superiori al 3%, si manifestano una serie di sintomi che vanno dalla secchezza delle fauci, cefalea, irritabilità, insonnia, all’astenia profonda fino al collasso circolatorio (quando le perdite di peso arrivano al 10%). Di contro, quando il bilancio idrico si altera a favore di maggiori entrate rispetto alle uscite, si possono manifestare i sintomi di un’intossicazione da acqua, quali disfunzioni gastrointestinali, alterazioni del battito cardiaco, debolezza muscolare, disorientamento, fino ad arrivare al coma. Come spesso accade nel campo della nutrizione, di più non equivale a meglio!!
Il fabbisogno di acqua per adulti e anziani è approssimativamente di 1 ml di acqua per ogni kilocaloria alimentare introdotta nel corso della giornata. Per i bambini, i quali sono maggiormente a rischio di disidratazione, il fabbisogno arriva a circa 1,5 ml di acqua per kilocaloria giornaliera. Traducendo in consigli pratici questa raccomandazione possiamo dire che bere 6-8 bicchieri di acqua al giorno è sufficiente a bilanciare le perdite quotidiane. Tuttavia, tale “consiglio” resta solo un riferimento poiché il fabbisogno di acqua è influenzato da molte variabili, quali la composizione corporea, l’età, l’alimentazione, le condizioni climatiche e l’esercizio fisico.