In questo articolo vorrei fare chiarezza sull’utilizzo degli integratori di Chetoni. Ovvero uno degli ultimi fenomeni che sta emergendo in questi mesi, e che sta andando così di moda.
In particolare il focus di questo articolo è il seguente: l’assunzione di Chetoni è soltanto un’altra trovata pubblicitaria per dimagrire, o può aiutare davvero le prestazioni atletiche?
Come nutrizionista sportivo, mi sento in dovere di illustrare tutti i pro e i contro di queste pratiche “alla moda”.
In quanto, se usate in maniera non corretta, possono portare a risultati ben lontani da quelli sperati.
Integratori di Chetoni. Miracolo o Bluff?
La dieta chetogenica consiste nell’assumere una quota di carboidrati inferiore a 50 grammi al giorno. In questo modo, si induce uno specifico adattamento del fegato, che inizia a produrre una quantità maggiore di corpi chetonici, e spostando il metabolismo dall’utilizzo prevalente del glucosio a quello dei lipidi (o grassi).
La chetosi è una condizione metabolica che si instaura fisiologicamente (nei soggetti sani), permettendo al cuore e al sistema nervoso centrale di ottenere energia durante i periodi di ridotta disponibilità di glucosio.
Ciò ha permesso ai nostri antenati di sopravvivere e di rimanere efficienti, anche quando non avevano cibo a disposizione!
Tale approccio trova applicazione soprattutto ai fini del dimagrimento (a patto che si crei deficit calorico!), perché, a differenza delle altre diete ipocaloriche, crea:
- Soppressione dell’appetito
- Senso di benessere
Tali effetti sono dovuti principalmente ai corpi chetonici.
Sulla base di questo, varie aziende propongono i loro integratori contenenti chetoni esogeni, decantando miracolosi benefici per la forma fisica di chi ne fa uso.
Ma cosa c’è di vero?
Beh, puoi scoprirlo continuando a leggere il mio articolo integrale nel Corriere dello Sport.