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Nutrizione e sport - Cagnazzo Francesco

NUTRIZIONE E SPORT: UN CONNUBIO INSCINDIBILE

La nutrizione costituisce il fondamento per la prestazione fisica fornendo il carburante per il lavoro biologico e le specie chimiche per l’estrazione e l’utilizzo del potenziale energetico contenuto negli alimenti. Essa, inoltre, fornisce gli elementi essenziali e i costituenti di base per il mantenimento della massa magra, l’ottimizzazione della struttura scheletrica, la riparazione delle cellule esistenti e la sintesi di nuovi tessuti, il mantenimento dell’equilibrio idrosalino e la regolarizzazione di tutti i processi metabolici. Situazioni di assunzione sub-ottimale di nutrienti (tali da non generare manifestazioni cliniche di una malattia) possono comunque essere dannose in quanto alterano le vie biochimiche cellulari e compromettono le funzioni dell’organismo.

Già Ippocrate (460-377 a.C.), considerato il padre della medicina, affermava: “Se fossimo in grado di fornire a ciascuno la giusta dose di nutrimento ed esercizio fisico, né in difetto, né in eccesso, avremmo trovato la strada per la salute”. In realtà, la scienza dell’alimentazione applicata all’esercizio fisico e allo sport ha origine fin da prima dell’età dell’oro della Grecia. L’attenzione allo sforzo fisico, all’alimentazione e allo stato di buona salute hanno interessato i pensatori Sumeri, quelli dell’India, di Persia, Cina, Egitto e di altre civiltà antiche. I primi popoli nomadi si alimentavano con il cibo disponibile in natura, quale pesce, carne, fagioli, cereali e frutta selvatica. Coloro che erano in grado di percorrere lunghe distanze in ambienti ostili e non familiari erano quelli maggiormente dotati dal punto di vista fisico e rappresentano i “primi atleti”.

Come in tutti i campi, anche in quello della nutrizione sono necessarie le adeguate competenze. Da un lato servono conoscenze di fisiologia dell’esercizio, biochimica dei metabolismi, metodologia dell’allenamento e nozioni di farmacologia per poter capire quali sono gli effetti dell’attività fisica sull’organismo umano; dall’altro sono necessarie solide basi di chimica e tecnologia degli alimenti, di fisiologia e di biochimica della nutrizione. Gli allenamenti, le gare e i recuperi richiedono una pianificazione strategica dell’alimentazione. La figura del nutrizionista esperto in campo sportivo è cruciale in quanto permette di gestire i pasti dell’atleta nelle seguenti situazioni: variazioni del carico d’allenamento e dell’orario in cui esso viene svolto; ricerca della modulazione della composizione corporea sia in termini di incremento di massa muscolare che di riduzione della massa grassa; necessità di viaggi o trasferte sportive; infortuni che costringono l’atleta ad un riposo forzato. Vanno inoltre apportate delle correzioni dietetico-nutrizionali in soggetti sportivi particolari, quali giovani atleti, donne atlete, atleti vegetariani. E’ indispensabile anche saper indirizzare l’atleta alla corretta integrazione alimentare, quando l’alimentazione non riesce da sola a coprire tutte le necessità richieste dall’organismo in caso di prestazioni che richiedono un notevole impegno fisico.

L’alimentazione dello sportivo, se improvvisata, non solo non è utile ma è anche dannosa alla salute. L’atleta ha necessità di essere orientato verso un approccio alimentare sano ed efficace e di essere allontanato da pratiche esasperate e ingiustificate che nell’ambiente sportivo, purtroppo, sono difficili da eradicare.

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Francesco Cagnazzo

Laureato in Farmacia ed in Scienze dell’Alimentazione e Nutrizione Umana è specializzato in nutrizione applicata all’esercizio fisico e allo sport. Ha maturato esperienze pratiche nella gestione nutrizionale sia in ambito clinico che sportivo, in Italia e all’estero (USA e UK). Lavora come Biologo Nutrizionista e come formatore sia a livello nazionale che internazionale.

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Autore: Francesco Cagnazzo

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