In un momento come quello che stiamo vivendo, in cui ci sentiamo sotto pressione e siamo preoccupati per il presente, ma anche poco fiduciosi nel nuovo che verrà, proviamo per un attimo a svuotare la nostra mente e a lasciare spazio alle cose che danno piacere a noi e alle persone che ci stanno attorno. A coloro che mi chiedono: “Cosa posso mangiare durante i giorni di festa?”, io rispondo: “Quello che volete!”. Vi aspettereste che, come specialista della nutrizione, io abbia un’altra posizione, più rigida e proibizionistica, ma sono convinto che la cosa migliore che possiate fare per la vostra salute è godervi questi momenti. Credo che il piacere come fonte di salute sia spesso sottovalutato. D’altra parte la parola “stress” è ormai entrata nel nostro linguaggio quotidiano.
In letteratura, lo stress è definito come una forma di adattamento dell’organismo (si parla di “sindrome di adattamento”) a degli stimoli chiamati “stressor”. Questi possono essere definiti genericamente come elementi in grado di alterare l’omeostasi dell’organismo. Le reazioni agli stressor sono determinate dall’attivazione del sistema nervoso e da quello endocrino; in entrambi i casi la percezione degli stressor avviene a livello cerebrale, da cui vengono rilasciati i segnali mediatori dello stress.
A livello ormonale , la reazione allo stress comporta il rilascio di cortisolo e a livello nervoso provoca l’attivazione del Sistema Nervoso Simpatico, con stimolo delle ghiandole surrenali a secernere adrenalina. Ciò rappresenta già di per sé un fattore di rischio diretto o indiretto per malattie ad alta incidenza, quali obesità e ipertensione. I benefici che derivano dalla riduzione dello stress sono stati ben documentati in letteratura scientifica. Anche l’importanza per la salute dei legami sociali è stata dimostrata; da qui di nuovo l’invito a godere i giorni di festa con le persone care.
Meno stress, meno tensione, meno rabbia, meno sensi di colpa, più salute. E’ vero che teoricamente durante le vacanze natalizie gli eccessi alimentari e l’assenza di esercizio fisico possono aumentare la circonferenza vita, ma nella pratica il vero problema non sono i giorni di festa, quanto piuttosto tutti gli altri giorni dell’anno. Ciò che determina gli effetti a livello del nostro corpo è la costanza con cui attuiamo certi comportamenti; in altre parole, se per gran parte dell’anno mangiamo in maniera sana ed equilibrata e facciamo del regolare esercizio fisico, pochi giorni di festa non sono in grado di inficiare i risultati che abbiamo ottenuto.
C’è di più. Se commettiamo l’errore di seguire una dieta troppo rigida, senza concederci dei pasti più calorici, il metabolismo ne risente. Il nostro corpo è programmato per resistere a periodi di carestia; se riduciamo costantemente il cibo che consumiamo, l’organismo abbasserà il metabolismo basale, grazie ad un fine meccanismo ormonale. Allo stesso tempo verrà immagazzinato più tessuto adiposo, per aumentata sintesi dei trigliceridi e diminuita ossidazione degli acidi grassi.
Ho potuto constatare che. nei soggetti generalmente attenti alla propria alimentazione e fisicamente attivi, i pasti più calorici nei giorni di festa sono in grado di dare una sferzata al metabolismo che si traduce in effetti positivi a livello della composizione corporea, con stimolo della massa magra e perdita di quella grassa. Adottiamo dunque il giusto approccio: costruiamo la salute durante tutto l’anno e godiamoci questi momenti senza sensi di colpa.
Buone feste!