iubenda
domain was triggered too early. This is usually an indicator for some code in the plugin or theme running too early. Translations should be loaded at the init
action or later. Please see Debugging in WordPress for more information. (This message was added in version 6.7.0.) in /data/sites/web/francescocagnazzoit/www/wp-includes/functions.php on line 6114astra
è stato attivato troppo presto. Di solito è un indicatore di un codice nel plugin o nel tema eseguito troppo presto. Le traduzioni dovrebbero essere caricate all'azione init
o in un secondo momento. Leggi Debugging in WordPress per maggiori informazioni. (Questo messaggio è stato aggiunto nella versione 6.7.0.) in /data/sites/web/francescocagnazzoit/www/wp-includes/functions.php on line 6114L\u2019obesit\u00e0 pu\u00f2 derivare semplicemente da scelte alimentari sbagliate o dalla mancanza di esercizio fisico. Ma le cose non stanno sempre cos\u00ec e per non rischiare di banalizzare un problema complesso bisogna sempre considerare l\u2019individuo nella sua totalit\u00e0. Ci sono delle cause dell\u2019obesit\u00e0<\/strong> che vanno ricercate al di fuori del mero bilancio energetico e che non sono controllabili dalla persona stessa. Tra i vari fattori che possono concorrere a determinare l\u2019obesit\u00e0 troviamo: l\u2019epigenetica prenatale<\/strong>, la nascita e l\u2019allattamento, gli ormoni, i farmaci e alcune condizioni cliniche.<\/strong><\/p>\n 1) Fattori epigenetici prenatali:<\/strong> 2) Nascita ed allattamento<\/strong> 3) Ormoni<\/strong> 4) Farmaci e condizioni cliniche<\/strong> In conclusione, l\u2019obesit\u00e0<\/strong> va affrontata come un problema complesso<\/strong>, con implicazioni sia fisiologiche che psicologiche. In molti casi non si tratta di un semplice problema di golosit\u00e0 o di mancanza di forza di volont\u00e0.<\/p>\n 1) Chango A., Pogribny I.P. Considering maternal dietary modulators for epigenetic regulation and programming of the fetal epigenome. Nutrients. 2015;7:2748\u20132770 L\u2019obesit\u00e0 pu\u00f2 derivare semplicemente da scelte alimentari sbagliate o dalla mancanza di esercizio fisico. Ma le cose non stanno sempre cos\u00ec e per non rischiare di banalizzare un problema complesso bisogna sempre considerare l\u2019individuo nella sua totalit\u00e0. Ci sono delle cause dell\u2019obesit\u00e0 che vanno ricercate al di fuori del mero bilancio energetico e che non […]<\/p>\n","protected":false},"author":4,"featured_media":14142,"comment_status":"open","ping_status":"open","sticky":false,"template":"","format":"standard","meta":{"content-type":"","site-sidebar-layout":"default","site-content-layout":"default","ast-site-content-layout":"","site-content-style":"default","site-sidebar-style":"default","ast-global-header-display":"","ast-banner-title-visibility":"","ast-main-header-display":"","ast-hfb-above-header-display":"","ast-hfb-below-header-display":"","ast-hfb-mobile-header-display":"","site-post-title":"","ast-breadcrumbs-content":"","ast-featured-img":"","footer-sml-layout":"","theme-transparent-header-meta":"default","adv-header-id-meta":"","stick-header-meta":"default","header-above-stick-meta":"","header-main-stick-meta":"","header-below-stick-meta":"","astra-migrate-meta-layouts":"default","ast-page-background-enabled":"default","ast-page-background-meta":{"desktop":{"background-color":"var(--ast-global-color-4)","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-opacity":"","overlay-gradient":""},"tablet":{"background-color":"","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-opacity":"","overlay-gradient":""},"mobile":{"background-color":"","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-opacity":"","overlay-gradient":""}},"ast-content-background-meta":{"desktop":{"background-color":"var(--ast-global-color-5)","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-opacity":"","overlay-gradient":""},"tablet":{"background-color":"var(--ast-global-color-5)","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-opacity":"","overlay-gradient":""},"mobile":{"background-color":"var(--ast-global-color-5)","background-image":"","background-repeat":"repeat","background-position":"center center","background-size":"auto","background-attachment":"scroll","background-type":"","background-media":"","overlay-type":"","overlay-color":"","overlay-opacity":"","overlay-gradient":""}},"footnotes":""},"categories":[19],"tags":[],"class_list":["post-1953","post","type-post","status-publish","format-standard","has-post-thumbnail","hentry","category-articoli"],"yoast_head":"\n
\nUn numero di studi epidemiologici e osservazioni cliniche insieme ad una ampia serie di studi su modelli animali ha chiaramente evidenziato l\u2019importanza dell\u2019ambiente nelle prime fasi della vita nel programmare molti aspetti della fisiologia e del comportamento, tra i quali il metabolismo, il mantenimento del peso corporeo e la regolazione dell\u2019energia. I componenti della dieta della madre<\/strong> possono modificare il genoma del feto gi\u00e0 nell\u2019utero, influenzando i comportamenti alimentari e la composizione corporea del nascituro (1). La partita della salute si gioca dunque in gran parte quando il feto \u00e8 ancora nell\u2019utero materno.<\/p>\n
\nSebbene la causa non sia nota, sembra che i neonati tramite parto cesareo siano pi\u00f9 suscettibili all\u2019obesit\u00e0 da adulti (2). Una corretta flora intestinale<\/strong> pu\u00f2 giocare senza dubbio un ruolo importante nell\u2019influenzare i depositi di grasso corporeo nelle fasi successive della vita. Basti pensare che un bambino nato tramite parto naturale \u00e8 inizialmente colonizzato da batteri fecali e vaginali della madre, come natura vuole, mentre chi nasce con parto cesareo \u00e8 esposto inizialmente ai batteri dell\u2019ospedale e dei sanitari che compiono l\u2019operazione. Questo \u00e8 vero pure per i neonati allattati con latte artificiale che tendono a pesare di pi\u00f9 rispetto a quelli allattati al seno (3). Ci\u00f2 non sorprende, visto che il latte umano materno<\/strong> \u00e8 il miglior alimento per far crescere il \u201ccucciolo\u201d uomo, mentre il latte di vacca ha una composizione chimica e la presenza di fattori di crescita necessari alla sviluppo del vitello.<\/p>\n
\nIl senso di fame e saziet\u00e0 sono controllati da complessi circuiti ormonali del sistema nervoso centrale. Inoltre, i segnali coinvolti nella regolazione dell\u2019appetito derivano dall\u2019apparato digerente e dal tessuto adiposo che mandano informazioni a specifiche aree cerebrali. Le persone obese hanno spesso problemi che riguardano gli ormoni responsabili del controllo della fame<\/strong>, quindi hanno un alterato comportamento alimentare e tendono a mangiare di pi\u00f9 del necessario. Ad esempio, la leptina \u00e8 un ormone secreto dagli adipociti ed \u00e8 considerata un inibitore dell\u2019appetito. Essa cio\u00e8 regola la quantit\u00e0 di calorie che assumiamo e quelle che spendiamo, tenendo sotto controllo i depositi di grasso corporeo. I soggetti obesi tendono ad avere una resistenza alla leptina,<\/strong> quindi anche se il loro corpo produce tale ormone, il loro cervello non la riconosce (4). Di conseguenza, quando il sistema nervoso centrale non riceve il segnale della leptina pensa erroneamente che c\u2019\u00e8 necessit\u00e0 di cibo. Aumenta la fame ed il dispendio energetico \u00e8 ridotto.<\/p>\n
\nAlcuni farmaci hanno come effetto secondario quello di incrementare il peso corporeo. Tra questi troviamo: alcuni antidiabetici<\/strong> (es. i tiazolidinedioni come pioglitazone e rosiglitazone), alcuni antipsicotici<\/strong> (es. quelli atipici tipo olanzapina e risperidone), alcuni antidepressivi<\/strong> (tra cui alcuni inibitori del reuptake della serotonina o SSRI) e alcuni antiepilettici<\/strong> (es. valproato, gabapentin e carbamazepina) (5). Inoltre, condizioni cliniche come l\u2019ipotiroidismo<\/strong> possono predisporre all\u2019aumento di peso.<\/p>\n
\n2) Blustein J et al. Association of caesarean delivery with child adiposity from age 6 weeks to 15 years. Int J Obes (Lond). 2013 Jul;37(7)
\n3) Yan J et al. The association between breastfeeding and childhood obesity: a meta-analysis. BMC Public Health. 2014 Dec 13;14:1267.
\n4) Considine RV et al. Serum immunoreactive-leptin concentrations in normal-weight and obese humans. N Engl J Med. 1996 Feb 1;334(5):292-5.
\n5) Ness-Abramof R. Drug-induced weight gain. Drugs Today (Barc). 2005 Aug;41(8):547-55.<\/p>\n","protected":false},"excerpt":{"rendered":"